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VITTORIA (RG)
 
VITTORIA

STORIA DELLA CITTA' DI VITTORIA

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1848  1849  1849  1849  1849

22 Marzo Il Re proibisce i " Mustazzi " (baffi)
e la " Nappa " (cappello paesano) ma nessuno li toglieva
davanti alle autorità borboniche (fatta dal fascismo).
Maggio abolito l'ordine militare, molti uomini rimasero sposati
con vedove per evitare il militare,
un detto che faceva riferimento a questo era :
" u riavulu fici i pignati ma si scurdau i cupercia "
(il diavolo fa le pentole ma non i coperchi).
Giugno  Le 3 scuole riaprivano visto che erano state chiuse.
L' intendente da tre disposizioni per gli alunni delle tre scuole:
- devono recarsi, mezz' ora prima delle lezioni, in chiesa
- le domeniche devono recarsi all'oratorio del S.mo Sacramento
- ogni primo mercoledì del mese si dovevano confessare.
12 Marzo 1822 viene pubblicato un manifesto che
informa i cittadini di consegnare ,tutte le armi in possesso,
al comune e saranno restituiti solo a coloro che erano muniti
di " Patentiglia " (159 fucili consegnati).
I Gesuiti riprendono il potere, la pubblica istruzione
viene affidata ai preti , vengono di nuovo aperti i conventi,
chi fa pratica religiosa fa carriera.
Il carcere di Vittoria era costituito da 3 celle per uomini
(8 posti ciascuno e una cella per donne per 6 posti).
Novembre  Le autorità borboniche restituiscono i 159 fucili
con l'obbligo di munirsi dei legali permessi entro un mese
altrimenti dovranno restituirgli e portarli nel magazzino:
Dicembre  Nelle chiese veniva distribuita
ancora la bolla di predicazione ai fedeli .

COMISO
* Chiese :
* Parrocchie:
SANTA CROCE
* San Giuseppe :
* Cena:
ACATE
SCOGLITTI
* Parrocchie :

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